Gli investitori immobiliari in Brasile non dovranno fare affidamento su acquirenti internazionali per la rivendita della loro proprietà poichè una sempre più crescente classe media è pronta ad acquistare un immobile.
La continua e forte crescita economica ed i programmi attuati dal governo finalizzati a garantire alle famiglie un più semplice accesso al credito - complice anche una discesa dei tassi di interesse -, hanno letteralmente fatto schizzare alla stelle la domanda di immobili.
E gli esperti sono categorici nell'affermare che non si verificherà la bolla immobiliare come è accaduto in altri Paesi, come gli Stati Uniti e Dubai, perchè il Brasile ha imparato dagli errori degli altri. Infatti, mentre negli USA le banche erano arrivate a concedere mutui per il 130% del prezzo dell'immobile, in Brasile la percentuale è stata limitata al 60%. Inoltre, mentre il boom immobiliare di Dubai o della Spagna - per citarne un paio - era alimentato e dipendeva in gran parte da speculatori stranieri e investitori alla ricerca di una casa vacanza, il futuro del mercato immobiliare brasiliano è assicurato dalla sua popolazione.
L'Associazione Costruttori brasiliana ha dichiarato che ci sono 8 milioni di famiglie, o 30 milioni di persone, che non hanno una casa propria e attualmente stanno affittando abitazioni non adatte alle loro esigenze.
La necessità quindi di avere un alloggio adeguato e la maggior accessibilità ai mutui, il tutto supportato da iniziative governative, genererà una domanda di nuove abitazione per almeno i prossimi 15 anni.
Una fiorente e ambiziosa classe media, unitamente all'accessibilità al credito, dà come risultato un'attività immobiliare locale senza precedenti, dove ci sarà una "lotta" per garantirsi le location migliori.
Ed è quindi il settore immobiliare che può offire le migliori strategie di uscita (ndr rivendita dell'immobile) e i migliori profitti (grazie alla rivalutazione immobiliare prudenzialmente attesa al 15% nonchè grazie a società specializzate nella gestione degli affitti), tanto più se si acquista su carta, quando i prezzi sono ben al di sotto dei valori di mercato.
Ed è attesa la massimizzazione dei profitti (rivalutazione + rendita) in occasione dei prossimi mondiali di calcio nel 2014.
Ma non dimentichiamoci le Olimpiadi nel 2016!
Approfittane ora!
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